Capodanno 2013 in Costiera

Giardino Beniamino Cimini - Maiori (SA)

RACCONTO DEL VIAGGIO LINNEA DI CAPODANNO 2013 - COSTIERA AMALFITANA

Grazie alla penna della viaggiatrice PAOLA MASSARENTI

 

Dopo un viaggio mi piace lasciar depositare le impressioni prima di cercare di raccontarle, forse per poterle guardare meglio, un po’ da lontano. Ovvio, non si deve esagerare, altrimenti quelli che aspettano il racconto si spazientiscono. Rischiamo perfino di dimenticarcelo, il viaggio.

Era Capodanno e si trattava della Costiera Amalfitana. Era da tempo che ci volevo andare, per tutta una serie di motivi: il mare, la montagna, i fiori, insomma il solito. Anche un po’ il sole, laggiù non può mancare, mi ero detta.

Ed infatti c’era tutto quanto mi aspettavo, in non tanto spazio. Mancava un po’ il caldo, ma dato il calendario non si poteva pretendere di più, e poi non era Africa.

L’amore per i giardini e per tutto quanto ha a che fare con la natura mi ha spinta a partire con un gruppo di cui non sapevo niente, certa del fatto che un “viaggio botanico” per forza le seleziona le persone, e che quindi se anche fossimo stati di età, provenienze, estrazioni sociali, credi politici e non, culture le più diverse, non ci sarebbe stato alcun problema perché avremmo avuto un argomento in comune: la passione per il verde.

E così è stato.

Viaggio breve ma intenso. Abbiamo visto tutti i must della Costiera, quelli indicati dalle guide classiche, ma in chiave “botanica”. Abbiamo visitato città grandi e piccole con un attenzione particolare alle zone verdi: a Salerno il primo orto botanico d’Europa, del 1300 circa, di Matteo Silvatico (un nome, una garanzia), della antica Scuola Medica Salernitana, rimasta in vita fino al 1800 e soppressa da Murat, che però nulla ha potuto sulle piante e sull’entusiasmo dei volontari che le curano.

A Maiori la sorpresa di un giardino esotico in costruzione/ampliamento, nato dalla passione per cactacee e succulente di un antico gentiluomo, Beniamino Cimini, e continuato dal figlio Andrea che ci ha fatto strada fra le case antiche del paese, raccontato del padre, delle “spinose” e del suo Hotel San Lazzaro cresciuto in mezzo al giardino. Ci hanno deliziati il luogo magico, la varietà e le dimensioni delle specie, la luce dorata del tramonto e la gentilezza del padrone di casa. Perché ho pensato al principe di Salina della vicina Sicilia? 

A Sorrento gli agrumeti lungo la strada, gli agrumi sulle bancarelle ed in forma liquida dentro le bottiglie.

A Ravello il fascino degli antichi giardini di villa Cimbrone e di villa Rufolo poco fioriti di colori ma molto ricchi di verde antico. Peccato, l’idea di una sorta di vicinanza con l’onorevole Brunetta, frequentatore di questo luogo, mi ronzava intorno come una vespa d’estate……. A bilanciare questo un personaggio di ben altra rilevanza, Oscar Niemeyer, che qui ha costruito un Auditorium per la migliore musica. Certo, questo simil-cilindro bianco abbagliante poco c’entra con le antiche case del paese e la sua magnifica cattedrale, ma tant’è….

Persino lungo la strada stretta e tortuosa della salita verso Ravello abbiamo trovato del verde interessante: un brivido è corso lungo la schiena dei più agguerriti  botanici tra noi,  “cacciatori”  di nuove specie come la Solandra maxima, subito identificata grazie ai potenti mezzi informatici della  guida, caccia che però ci è costata una severa ammonizione da parte degli accompagnatori giustamente preoccupati per la nostra incolumità quando, sprezzanti del pericolo, siamo balzati giù dal sicuro pulmino per correre incontro alla Solandra ed al suo gentile padrone di casa……

Ad Amalfi di verde prima di tutto c’è la Cattedrale che oltre a tutte le meraviglie di pietra contiene anche un piccolo giardino al centro del chiostro medievale. Verde è anche il muschio cresciuto sui sassi del torrente che alimenta l’Antica  Cartiera, luogo glorioso antico di secoli, mantenuto vivo dalla passione di eroici giovani volontari….

A Minori Barbara ed io, denominate “la azzurra e la rossa” (i colori delle nostre giacche a vento) dal resto del gruppo, abbiamo voluto vedere se fra i pasticcini o le torte di Sal De Riso, pasticcere di ampia fama televisiva, ce ne fosse qualcuno dallo splendido sapore verde…..

Per la gioia di tutto il gruppo, che si è andato amalgamando a partire dal primo incontro su Italo verso Salerno, il viaggio ha avuto anche la chiave di lettura “religiosa”, non ci sono mancate infatti le chiese, tutte antiche, in tutti i paesi ed anche fuori, come la Badia Benedettina di Cava dei Tirreni con la sua meno antica ma molto più sontuosa religiosità. E se la messa di capodanno ha un valore particolare, quella di quest’anno, con organo dalle mille canne, coro, vescovo ed altri dieci officianti, dovrà avere un gran significato…..

Paola Massarenti

ALBUM FOTO del viaggio - fotografa Paola Massarenti