Memorie di un vecchio giardiniere

di Reginald Arkell

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Ristampato dopo cinquant'anni in Gran Bretagna, viene finalmente tradotto per la prima volta anche in Italia questo umoristico romanzo dedicato al giardinaggio come arte di vivere. Ne è protagonista Herbert Pinnegar, un trovatello nato sul finire dell'era vittoriana che viene adottato da una donna di buon cuore già madre di sei figli. A scuola Bert resta spesso da solo, è goffo e impacciato a causa di una gamba più corta dell'altra ma, grazie alla protezione affettuosa della sua insegnante, trascorre un'infanzia serena tra i campi e i fiori selvatici, che ama più di ogni altra cosa. Dopo aver vinto la sua prima gara floreale, Bert ottiene dalla giovane signora Charteris l'opportunità di lavorare nel giardino della sua villa. Inizia così la sua straordinaria carriera che, da semplice apprendista, lo porterà a diventare il "Vecchio Gramigna", ovvero il leggendario capo giardiniere della tenuta, il giudice più stimato in qualsiasi competizione florovivaistica della contea, nonché il mago delle coltivazioni bizzarre, con le sue fragole in aprile e la capacità di far nascere fiori impensabili nel freddo clima d'Inghilterra. Mentre da fuori arrivano gli echi della Storia, tra guerre e cambiamenti sociali epocali, all'interno della Grande Villa il Vecchio Gramigna compie anno dopo anno i suoi piccoli miracoli, frutto di una cura puntigliosa e di una notevole testardaggine, che lo porta a ingaggiare vere e proprie dispute con la sua padrona...

 

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