Visita al frutteto in Aprile

Pero_fiorito

L’osservatore attento della natura avrà notato che, in questo mese, sono improvvisamente fiorite tutte le piante da frutto, segno inequivocabile che finalmente è arrivata la primavera. Dapprima le varietà selvatiche, in maggioranza quindi prunus e ciliegi da fiore, e poi via via tutte le altre, dalle drupacee come i susini, i mandorli, i peschi, i ciliegi e gli albicocchi, alle pomacee come i peri e i meli. Fare una visita all’interno di un frutteto in questo mese è quindi molto bello sia per le fioriture bianche o rosa, sia per vedere le diverse reazioni delle piante a questo inverno particolarmente rigido.

Vale senz’altro la pena fare un salto al frutteto che c’è alle porte di Piacenza, si chiama Campo dei frutti, www.campodeifrutti.it, e si trova in località Borghetto, pochi km. a est della città. Sabato scorso le Fattorie per tutti, Associazione per la didattica rurale, www.fattoriepertutti.it vi hanno organizzato un incontro con il Professore di frutticoltura Alessandro Roversi, della facoltà di Agraria di PC, per osservare l’evoluzione delle gemme dopo le lezioni invernali del corso di potatura delle piante da frutto, corso che si tiene ormai da dieci anni. Qui a Borghetto si rimane letteralmente affascinati nel vedere una quantità incredibile di piante tutte in fiore, che presto diventeranno milioni di frutti.

Ma il vero appassionato di frutticoltura godrà specialmente nel poter vedere sviluppati i diversi tipi di gemme che hanno dato origine al fiore o al legno, o quelle miste. Questo riconoscimento infatti permette, se ben individuato, e soprattutto se le gemme si sono sviluppate sul ramo di un anno o su quello di due, cosa che avviene in modo diverso da un tipo di frutta all’altra, di sapere come effettuare poi la potatura invernale e quella estiva, la cosiddetta potatura a verde, in modo da ottimizzare la produzione. Si potranno poi osservare tutte le tecniche per formare le piante, dalle curvature dei rami ai distanziatori dei rami stessi per far passare la luce del sole e l’aria, alle varie forme di allevamento: a vaso, a fusetto a spalliera o a pergola.

La caratteristica di questo bel frutteto è poi quella che si può andare a raccogliere la frutta personalmente dagli alberi quando maturerà, da giugno in avanti, e alla fine si paga in funzione del proprio raccolto, previo naturalmente l’assaggio.

Infine un banale ma utile consiglio per i frutticoltori: appena il tarassaco fiorisce, quindi l’erba si riempie di fiori gialli, bisogna tagliarlo perché altrimenti le api ed i bombi, che ne vanno ghiotti, andranno a bottinare solo sul tarassaco e non sui fiori delle piante da frutto, riducendo così drasticamente l’impollinazione, e quindi il raccolto!

LMC

Milano, 14 aprile 2010